Ciao Mondo 3!

OCZ-Vector-180-22Come molti avranno notato, nel corso di questi mesi e dopo poco più di un anno dall’acquisizione da parte di Toshiba, OCZ è un vero e proprio treno in corsa. Infatti, di recente la stessa OCZ ha presentato e immesso in commercio il nuovo SSD della serie Vector. Dopo il grande successo riscosso con la serie Vector 150 di cui trovate una nostra recensione QUI, oggi vi presentiamo la recensione del modello Vector 180 con capacità di 480GB dunque ideale per coloro che cercano un SSD in grado di contenere il sistema operativo più programmi e giochi che aumentano sempre più in dimensioni. OCZ, come vedremo nel corso di questa recensione, si fa forte delle precedenti esperienze e tecnologie in sinergia con il know how di Toshiba e offre un SSD affidabile, prestante e longevo. Ma non ci dilunghiamo troppo e partiamo subito ad analizzarlo.

 

 

 

OCZ Technology Group nasce nell'agosto 2002 con base operativa a San José in California. L'azienda si fece subito apprezzare soprattutto dagli overclockers grazie alla qualità delle sue memorie RAM, forte di una leadership ormai collaudata non si è tirata indietro con l'avvento delle memorie DDR3 ed è stato il primo produttore al mondo a divulgare le memorie RAM DDR3 per sistemi con tecnologia Intel XMP. Il successo riscontrato con i moduli di memoria RAM si è ripetuto anche per gli alimentatori, infatti gli alimentatori della serie Z sono stati i primi a ricevere la certificazione 80 Plus Gold ovvero, dopo la categoria Platinum di recente introduzione, la migliore sul mercato.

 

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L'11 gennaio 2011, tramite un comunicato ufficiale, l'azienda dichiara l'abbandono definitivo del mercato delle memorie RAM per dedicarsi al mercato SSD. Il motivo di tale abbandono è dovuto all'immediata imposizione da parte di OCZ nel settore delle periferiche di archiviazione di massa ad alta velocità grazie ad un vasto range di SSD che include drive SATA II, SATA III, SAS, PCIe e recentemente anche HSDL, un'interfaccia ibrida PCIe/SAS velocissima. L’acquisizione di Indilinx, rappresenta un’altra pietra miliare che segna i grandi progressi di OCZ in questo settore.

 

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Nel corso dei primi anni di operatività in tale settore avremmo potuto considerare la serie OCZ Vertex come la punta di diamante della casa produttrice. Nel corso del 2012 però, a pochi mesi dall'uscita dell'OCZ Vertex 4, è stata inaugurata la serie Vector che rappresenta tuttora uno degli SSD più performanti presenti sul mercato. La serie Vector è solitamente destinata al settore professionale ed enterprise, grazie alla sua maggiore longevità, ma strizza l’occhio anche agli utenti enthusiast, sempre alla ricerca delle massime prestazioni. Il Vector 180 oggi dunque rimpiazza quindi il precedente modello Vector 150, presentato circa un anno fa.

 


Caratteristiche tecniche

Ad oggi, OCZ con il Vector 180, è arrivata alla terza serie di questo ottimo SSD che a seguito delle varie ottimizzazioni è stato reso un valido concorrente nella fascia enthusiast del mercato. Il modello Vector 180, come per molti altri SSD top di gamma OCZ, è disponibile in quattro diversi tagli, ovvero i più comunemente utilizzati; si parte infatti dai 120GB, passando al modello da 240GB, seguito dal taglio da 480GB (oggetto della recensione odierna), ottimo per installare il sistema operativo, videogames e programmi, fino ad arrivare al modello da 960GB. Come visto in passato per gli Hard Disk meccanici, anche con gli SSD assistiamo ad una crescente richiesta e ricerca per nuove capacità di archiviazione, portando i brand a rendere disponibili nuovi tagli sempre più grandi, spesso a prezzi vantaggiosi per l’utente finale. OCZ non resta in disparte e con il modello Vector 180 da 480GB ha creato un ottimo SSD contraddistinto da un ottimo rapporto prezzo\capacità. Inoltre, come possiamo notare le capacità dei tagli disponibili è stata ridotta per aumentare lo spazio utile all’overprovisioning gestibile in questo caso dal nuovo tool proprietario OCZ SSD Guru. Per maggiori informazioni riguardanti la serie OCZ Vector 180 vi invitiamo a visitare il sito ufficiale al seguente indirizzo: http://it.ocz.com/consumer/vector-180-sata-3-ssd
Le caratteristiche tecniche, dichiarate dalla casa produttrice, del drive oggetto della recensione, sono le seguenti:


specifiche


Come notiamo dalla tabella, sono particolarmente interessanti i valori ottenuti dai modelli più grandi (480GB e 960GB) che mantengono valori IOPS superiori ai 90.000 rispetto ai modelli meno capienti che si fermano nelle migliori condizioni a 90.000 IOPS. Invece i valori di lettura e scrittura sequenziale teorici per tutti e quattro i modelli sono molto simili tranne per il modello da 120GB che segna in scrittura un 50MB/s in meno sempre nelle migliori condizioni operative.


Inoltre come possiamo vedere dall’immagine a seguire, il nuovo Vector 180 apporta vari benefici.


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Anche mettendo a paragone il modello Vector 150 con il nuovo Vector 180, notiamo come quest’ultimo mantenga le prestazioni e longevità del modello Vector 150 ma vengono aggiunte la tecnologia per la protezione da eventuali errori e la garanzia ShieldPlus che fino a poco tempo fa era prerogativa dei soli modelli ARC100 e Radeon R7.


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In questa immagine invece notiamo tutte le caratteristiche che compongono il nuovo Vector 180 di OCZ.


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In quest’altra si nota come il Vector 180 venga posto nella posizione Enthusiast della line up di OCZ poco prima del modello di punta RevoDrive che sappiamo essere un SSD con interfaccia PCI-Express.


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Qui invece notiamo il confronto tra tutti e 5 i modelli di SSD che OCZ offre agli utenti sia per un utilizzo classico sia per uno di lavoro intenso come nelle Workstation. Da notare come il TBW del modello Vector 180 sia di 50GB/giorno superando la soglia dei 30GB/giorno raggiunta dal precedente Radeon R7. Il Vector 180 è inoltre l’unico dei prodotti OCZ ad avere la funzionalità PFM (Power Failure Management) che aiuta e prevenire situazioni come il «brick drive» che si può verificare durante i black-out improvvisi.

 

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Qui invece possiamo vedere il Vector 180 messo a confronto con i rivali Samsung 850 Pro, SanDisk Extreme Pro e Intel 730. Notiamo un certo vantaggio per il Vector 180 su tutti i fronti fatta eccezione per il TBW, inferiore rispetto ai concorrenti. Tale deficit è sicuramente equilibrato dalla garanzia ShieldPlus, dal software Acronis per backuppare i propri dati e sistema operativo e dal costo per GB.


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Infatti ricordiamo che la garanzia OCZ ShieldPlus permette una sostituzione immediata del drive entro i 5 anni di garanzia con un drive nuovo e senza la necessità o l’obbligo di spedire prima il proprio drive o la prova di acquisto (ma solo tramite seriale).
A seguire vi postiamo uno screen del nuovo software SSD-Z che verrà utilizzato ogni qualvolta che andremo a recensire un SSD per mostrarvi le informazioni tecniche inerenti al drive in oggetto.


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Il Vector 180 risulta caratterizzato da un controller di produzione Indilinx e precisamente il modello Barefoot 3 M00 simile ai predecessori visti negli SSD OCZ. Per le NAND vediamo la tipologia MLC ma con processo produttivo a 25nm e di produzione IMFT (Join Venture tra Intel e Micron). In questo sicuramente il programma dello sviluppatore danese manca di informazioni e deve essere ancora aggiornato in maniera corretta. Per il resto il controller è identificato correttamente, salvo per l’overprovisioning, che analizzeremo più approfonditamente nel corso della recensione.

 


Confezione e Bundle

Classica confezione in cartone questa volta di colore nero che aggiorna la linea dei nuovi SSD di OCZ. La confezione è come sempre di ridotte dimensioni e serve giusto ad ospitare il bundle e l’SSD. Nella parte frontale troviamo la classica immagine illustrativa del prodotto e tutto intorno le informazioni circa il drive come la capacità, in questo caso, di 480GB.


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Nel retro della stessa è presente la descrizione del drive, le caratteristiche principali e le differenze in termini di prestazioni tra i modelli 240GB, 480GB e 960GB che sono quelli che si accomunano di più.


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Lungo i lati della confezione è riportato più volte il modello e la tipologia di collegamento, in questo caso SATA III.


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Estratto dunque il contenuto della confezione, troviamo l’SSD ed il relativo bundle in un blister di plastica.


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Nel dettaglio, avremo il seguente bundle:

  • SSD OCZ Vector 180 480GB
  • Adattatore da 2,5 a 3,5 pollici
  • Viti per l’installazione
  • Quick Start Guide
  • Key per il programma Acronis True Image HD 2013
  • Manuale Garanzia

 

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Nel Dettaglio

Estraendo il drive dalla confezione, ci troviamo di fronte un SSD con il classico chassis in alluminio (caratteristica dei prodotti OCZ) che conferisce una certa qualità ed eleganza alla struttura ed al drive stesso. Il peso del Vector 180 è di 115 grammi quindi preso in mano si farà sentire la qualità del drive rispetto ad altri drive con chassis in plastica o comunque di spessore inferiore. Lo chassis è diventato anche ed ormai il segno indistinguibile del brand americano che punta a prodotti di qualità, longevi e prestanti. Nella parte superiore del drive troviamo anche il classico adesivo con il logo del brand in colorazione bianco e celeste ed il modello del drive. Come detto, per i nuovi modelli è stato scelto un adesivo con sfondo di colore nero che contrasta lo chassis di colore argento. Le dimensioni del drive sono di 99.7 x 69.75 mm con uno spessore ormai consolidato a 7 mm che permette l’installazione non solo in PC Desktop ma anche in Notebook ed Ultrabook dotati di slot da 2,5”.


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Capovolgendo l’SSD, troviamo come di consuetudine un adesivo bianco sul quale sono riportati tutti i dettagli come modello, capacità, Part Number, Serial Number (rimosso per la questione della garanzia tramite seriale) ed altre informazioni.


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Da notare anche il bollino, ormai presente su tutti gli SSD OCZ che se rimosso farà decadere immediatamente la garanzia del drive. Quindi, non potremo usufruire più dei 5 anni di garanzia offerta dal programma OCZ ShieldPlus.


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I lati sono caratterizzati dai due classici fori per lato per l’installazione nelle slitte dei cage dei cabinet.


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Nella parte inferiore del drivetroviamo il classico connettore SATA III per dati ed alimentazione.


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Ricordiamo anche che con il Vector 180, a differenza del modello ARC100, di cui condivide la struttura del packaging, viene fornito il supporto in metallo con il logo del brand che ci darà la possibilità di installarlo in case sprovvisti di slitte/adattatori per SSD.


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Nel prossimo capitolo vi mostreremo il controller ed il relativo PCB che si cela dentro l’OCZ Vector 180 480GB.

 


Il Controller

Per accedere dunque all’interno del Vector 180 dovremo innanzitutto rimuovere il sigillo/adesivo in plastica presente sulla vite in basso a sinistra guardando il drive capovolto, passare dunque alla rimozione delle quattro viti poste due per lato (superiore ed inferiore) e quindi avere accesso finalmente al controller dell’SSD.


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Sono presenti ulteriori quattro viti che tengono fermo il PCB al resto dello chassis. Rimosse anche queste, possiamo accedere al PCB nudo e crudo e dargli uno sguardo più da vicino. Notiamo la presenza di un PAD termico in corrispondenza del controller Indilinx Barefoot 3.


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La colorazione del PCB è interamente di colore verde scuro. Notiamo immediatamente la presenza degli otto chip di memoria MLC Toshiba A19 ed il modulo DRAM cache vicino al connettore SATA, oltre al controller Indilinx in posizione quasi centrale.


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Capovolgendo il PCB, troviamo gli altri otto chip di memoria ed il secondo modulo DRAM cache.


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Il PCB è ben organizzato e ogni componente è ben integrato sullo stesso.
Passando ora ad analizzare nel dettaglio il PCB del Vector 180 da 480GB troviamo nel complesso ben 16 chip di memoria NAND Flash MLC Toshiba realizzati con processo produttivo a 19nm con la sigla TH58TEG8DDKBA8C. Abbiamo dunque in totale 16 chip di memoria con densità di 32GB ciascuno per un totale di 512GB. Il drive ci mostra 480 GB perché i 32GB restanti sono impiegati dalla funzionalità di overprovisioning per gestire la ridondanza dei dati o per la sostituzione delle celle NAND che si possono deteriorare durante il funzionamento e suo ciclo di vita.


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Spostandoci quasi al centro del PCB, dal lato superiore troviamo il controller Indilinx Barefoot 3 M00 con sigla IDX500M00-BC su classico socket BGA il quale contiene al suo interno un processore ARM Cortex Dual-Core abbinato al coprocessore matematico OCZ Aragon presente anche nei precedenti modelli.


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Non mancano inoltre come sempre i chip di memoria cache DRAM che in questo caso sono due chip, uno per lato, con sigla D9QBJ di produzione Micron che garantiscono un incremento prestazionale al drive. Nel dettaglio comunque sono due chip di cache DRAM DDR3-L 1600 da 512MB ciascuno per un totale di 1GB DDR3 che affiancano il controller Indilinx Barefoot 3 M00.


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Non manca di notare il condensatore contrassegnato da una colorazione rossa che si occuperà della gestione della funzionalità PFM+.


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Trovano posto sul PCB anche il pettine per la diagnostica del PCB da parte di OCZ in caso di problemi al drive.

 

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E il classico connettore SATA alimentazione e dati.

 

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Ora prima di passare alla fase di test andiamo ad analizzare, nel prossimo capitolo, il nuovo software di monitoraggio e gestione OCZ SSD Guru.

 


OCZ SSD Guru

 

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Di recente OCZ ha rilasciato il Tool proprietario OCZ SSD Guru che va a sostituire ed ampliare le caratteristiche e funzionalità offerte dal precedente software OCZ Toolbox. Il nuovo software/Tool è compatibile ovviamente con l’intera gamma di SSD di OCZ specialmente con i modelli dotati di controller Barefoot 3. Ciò lo possiamo vedere dalla seguente immagine.


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Qui invece possiamo vedere il confronto con il precedente e molto limitato Tool OCZ Toolbox disponibile fino a pochi mesi fa.


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Dall’immagine possiamo notare come il nuovo OCZ SSD Guru permette il monitoraggio dei parametri avanzati S.M.A.R.T, il Tweak del sistema e del drive, la possibilità di inviare immediatamente un log in caso di problemi, il supporto diretto, il controllo dei componenti del sistema, il controllo dell’interfaccia in uso e relativa ottimale impostazione e molto altro.
Installato ed avviato il software, ci troveremo di fronte un’interfaccia con la classica colorazione celeste e ben strutturata tramite diversi Menù. Nel dettaglio troviamo i Menù Overview, Tuner, Maintenance, Settings ed infine Help. A lato di questi Menù non manca una tabella con la possibilità di scegliere il drive OCZ, nel caso in cui ne possedessimo più di uno, e di controllare modello e seriale. Parlando di seriale, nelle immagini che seguiranno abbiamo rimosso il numero di serie per quanto detto precedentemente.
Ora partiamo dal primo Menù Overview, nel quale troviamo varie tabelle che ci riportano la capacità del drive con i valori quali spazio occupato, disponibile, non allocato e così via. A seguire il tipo di collegamento/interfaccia in uso e se abbiamo abilitato o meno la modalità AHCI per beneficiare di funzionalità avanzate come l’NCQ e così via. Troviamo anche un barra che ci indica la vita/salute attuale del drive, la temperatura del drive e la possibilità di controllare la versione di firmware attuale o di aggiornarlo. In questo caso abbiamo ricevuto il drive provvisto già dell’ultimo firmware disponibile.
Avrete notato che nel Menù Overview sono presenti anche altre voci nel lato sinistro e che nel nostro caso eravamo in Dashboard. Selezionando le altre voci quali SSD Details, System Details, SMART potremo controllare i parametri funzionali e operativi del drive o quelli del sistema dove sta operando il drive.


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Procediamo con il Menù Tuner e la sua voce SSD Tuner che ci permetterà di abilitare il TRIM nel caso in cui non fosse stato abilitato di default (difficilmente non sarà abilitato se utilizzate il drive in oggetto e un sistema operativo da Window 7 in poi) e di abilitare l’utilizzo di una percentuale di drive dedicata all’overprovisioning che comunque potrebbe aumentare le prestazioni ma anche ridurre (non in tempi ridotti) la vita del vostro SSD.


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Ricordiamo che se impiegate il drive, in questo caso il Vector 180, come drive di sistema, potrete accedere alla sezione OS Tuner che vi permetterà tramite quattro opzioni di effettuare un tweak del sistema per velocizzare le operazioni. Nel dettaglio troveremo le voci Reliability, Performance, Capacity e Custom che ci permetterà di abilitare le voci per ogni impostazione.


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Passiamo ora al Menù Maintenance dal quale potremo verificare la presenza di eventuali nuovi firmware e, nel caso fosse disponibile, eseguirlo tramite aggiornamento web o tramite file su PC in remoto. Non manca la voce Secure Erase con la quale potremo pulire e cancellare il drive da ogni traccia per fare spazio ad un’eventuale installazione di Windows.


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Prossimo Menù è Settings, qui potremo decidere di avviare dei log per tenere traccia dell’attività e salute del drive o settare l’avvio con Windows del Tool di monitoraggio.


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Infine troviamo la voce Help che ci darà la possibilità di contattare direttamente il supporto OCZ salvando una sorta di Log in tempo reale.


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Sistema di prova e metodologia di Test

Abbiamo testato l’OCZ Vector 180 da 480GB collegandolo ad una porta SATA-III della nostra scheda madre ASUS Gryphon Z97 Armor Edition. La scheda madre è equipaggiata con il processore Intel Core i5-4670K ed affiancato da 16GB di RAM Corsair Vengeance Pro con frequenza di 1866MHz.

 

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Per effettuare i test abbiamo utilizzato Microsoft Windows 7 Ultimate SP1 x64 ed abbiamo usato i seguenti benchmark sintetici:

  • Atto Disk benchmark 2.46
  • Crystal Disk Mark 3.0.4
  • HD Tune Pro 5.50
  • AS SSD Benchmark 1.7.4739
  • Anvil

 


CrystalDiskMark

CrystalDiskMark è un utilissimo software per misurare le performance in lettura e in scrittura in modo sequenziale (sequential) e casuale (random), grazie al pieno supporto del NCQ (Native Command Queuing) l'ordine degli IOPS viene ottimizzato in modo da migliorare le prestazioni di input/output con una Queue Depth (file in coda) di 32, tale test consente di osservare il comportamento del drive durante il trasferimento di numerosi file con dimensioni ridotte.

Di recente uscita la nuova versione 3.0.4 che abbiamo prontamente utilizzato.


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A seguire i grafici con i valori ottenuti dall’OCZ Vector 180 da 480GB.

 

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 La lettura e la scrittura sequenziale sono leggermente inferiori alle aspettative in questo test, ma sono sono i valori sul 4K con NCQ (QD32) a impressionare, in senso positivo. E proprio su questi valori si riscontrerà un effettivo vantaggio nel caricamento dei programmi e del sistema operativo.

 


HD Tune Pro

HD Tune è un'utility per Hard disks e SSDs con molte funzioni, può essere utilizzato per misurare in modo accurato le performance del drive, per trovare errori, per controllare lo stato vitale del drive, per cancellare dati in modo sicuro e molto altro ancora. La versione da noi utilizzata è l'ultima disponibile al momento e si tratta della 5.50. Il programma è disponibile in due versioni, una freeware (HD Tune) e una a pagamento (HD Tune PRO), nel nostro caso è stato necessario utilizzare la versione PRO in quanto è l'unica a misurare le prestazioni del drive in scrittura.

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A seguire i grafici con i valori ottenuti dall’OCZ Vector 180 da 480GB.


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Anche in questo caso l'OCZ Vector 180 non brilla in lettura sequenziale, mentre si difende bene in fase di scrittura. 

 


ATTO Disk Benchmark

Atto è un benchmark gratuito che esegue dei semplici test in lettura e in scrittura in modalità sequenziale adoperando una Queue Depth (file in coda) di 4.


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A seguire i grafici con i valori ottenuti dall’OCZ Vector 180 da 480GB.

 

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ATTO rende giustizia ai valori dichiarati dalla casa, ma ricordiamo che in questo caso si tratta di valori comprimibili. Probabilmente gli algoritmi di protezione dagli errori rallentano leggermente la lettura e la scrittura sequenziale di file non comprimibili.

 


AS SSD Benchmark

AS SSD Benchmark è un altro benchmark gratuito studiato appositamente per SSD, effettua i suoi test sintetici senza adoperare la cache del sistema operativo che va ad influenzare pesantemente i risultati del Transfer Rate, inoltre determina i tempi di accesso del drive sfruttando l'intera capacità del drive stesso, tutti i test vengono effettuati utilizzando dati non comprimibili.


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A seguire i grafici con i valori ottenuti dall’OCZ Vector 180 da 480GB.


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 Al solito AS SSD ci dà un ottimo riassunto sulle prestazioni globali del drive, e lo score ottenuto lo posiziona in cima alla classifica, confermando la bontà del drive. 

 


Anvil

Questo nuovo bench introdotto nella nostra suite di test, chiamato Anvil's Storage Utilities, è pensato appositamente per gli SSD ed è in grado di testare i drive sotto ogni aspetto. Con lo stesso Benchmark abbiamo provveduto ad effettuare i test occupando lo spazio del drive lasciando un 10% libero per confrontare le prestazioni a Disco Vuoto e Disco pieno.


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A seguire i grafici con i valori ottenuti dall’OCZ Vector 180 da 480GB.

 

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 Nella media dei drive di fascia alta lo score ottenuto con Anvil. Ottime le prestazioni del drive a disco pieno, merito anche dell'overprovisioning. 


Conclusioni

 

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Prestazioni 4,5 stelle Le prestazioni risultano davvero buone per la densità di 480GB.
Qualità 4,5 stelle

Chassis in alluminio. La garanzia è assicurata dal programma OCZ ShieldPlus di ben 5 anni.

Bundle 5 stelle Bundle super completo. Finalmente di nuovo il supporto/adattatore a 3.5” che può sempre servire. Chiave di Acronis True Image HD.
Prezzo 4,5 stelle Prezzo di circa 310€ per la versione da 480GB a nostro avviso in linea con altri drive che offrono pari o inferiori caratteristiche.
Complessivo 4,5 stelle  

 

 

OCZ con il Vector 180 è riuscita a creare un SSD che unisce le caratteristiche di drive da Workstation a quelle di un SSD prestante e duraturo nel tempo. Come abbiamo visto nel corso della recensione, il Vector 180 è stato “farcito” di interessanti caratteristiche che non puntano troppo alla velocità pura ma piuttosto a fattori che permettono in primis di avere un drive sempre affidabile e reattivo ed in secundis un drive longevo e duraturo. Inoltre, abbiamo notato come OCZ anche con i modelli precedenti cerca a piccoli passi di alzare ogni singola asticella sotto il piano prestazioni, affidabilità e durata. A quanto pare ci sta riuscendo egregiamente partendo dalla garanzia OCZ ShieldPlus (disponibile fino a poco fa per modelli di categoria inferiore), passando alle prestazioni, mantenendo in condizioni operative ottimali un rate in lettura/scrittura di 500MB/s, per giungere ad un drive di qualità e dotato di componentistica che non ha nulla da invidiare a molti concorrenti. Il prezzo per il modello da 480GB è di circa 310€, ma il prezzo è comunque giustificato da tutte queste funzioni e caratteristiche che in un diretto concorrente potrebbero far lievitare ancora più il prezzo. Ovviamente, se non avete la possibilità di prendere un drive di questa capacità potrete sempre ripiegare su un modello inferiore che ha comunque tutte le caratteristiche presenti in questo dato che i quattro modelli disponibili sono dotati delle medesime funzionalità e prestazioni simili.

 

Pro

  • Prestazioni
  • Qualità
  • OCZ ShieldPlus
  • Prezzo/GB
  • Funzionalità PFM+

 

Contro

  • nessuno

 

Si ringrazia OCZ per il sample fornitoci.

Tommaso Mele

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