Quest’oggi la redazione di XtremeHardware vi accompagna alla scoperta del QNAP TS-231P2, grande rivisitazione del TS-231 analizzato nel febbraio 2015.
QNAP System nasce nel 2004 con l’intento di produrre dispositivi di archiviazione NAS e prodotti atti alla sorveglianza video NVR per le piccole/medie aziende sparse in tutto il globo.
Con sede a Taipei e uffici in Cina e Stati Uniti, QNAP è diventata leader mondiale nella produzione di tali prodotti. Tale successo è dovuto all’incredibile qualità costruttiva dei suoi articoli e alle performance che questi garantiscono, grazie soprattutto alla eccellente natura dei software che corredano questi prodotti, in grado di garantire servizi di prim’ordine.
In passato abbiamo già recensito alcuni degli ottimi prodotti commercializzati da QNAP:
- HS-210 (http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-hs-210-silenzio-in-sala-201404239772/);
- TS-220dual bay (http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-220-qts-4-0-e-prestazioni-alla-portata-di-tutti-201310149120/);
- TS-421dotato di quattro bay (http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-421-il-nas-cambia-volto-201305148631/);
- TS-459Pro+(http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-459-pro-prestazioni-senza-compromessi-201303288473/);
- TS-569L(http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-569l-il-nas-per-le-aziende-201301258171/);
- TS-119PII(http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-119p-ii-il-nas-in-casa-201210097634/)
- TS-219PII (http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-219p-ii-qualita-ed-efficienza-a-portata-di-mouse-201204136809/);
- TS-259Pro+ (http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-259-pro-201101044602/);
- TS-219P (http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-219p-turbo-nas-201004063507/);
- HS-251 (http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-hs-251-il-nas-che-sfiora-la-perfezione-2014082610121/);
- TS-231 (http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-231-poca-spesa-tanta-resa-2015021710486/);
- TS-251C (http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-251c-features-e-performance-ad-un-prezzo-accessibile-2015052210717/);
- TS-563 (http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-563-2016013011279/).
Il QNAP TS-231P2 è un NAS dual bay rivolto agli utenti domestici e piccole medie imprese che necessitano di prestazioni elevate ed il pieno supporto alla nuova generazione di applicazioni.
Il sistema è mosso da un ottimo processore Quad-Core operante alla frequenza di 1,7GHz sviluppato da Annapurna Labs (Amazon) su tecnologia Cortex A15, modello AL-314 ed accompagnato, in questo caso, da ben 4GB di RAM DDR3, espandibile fino ad 8 GB (sostituendo il banco presente).
Il prodotto mantiene le due porte GigaBit LAN RJ-45 già presenti nella precedente versione e quindi il supporto al protocollo Link Aggregation è assicurato.
A completare le caratteristiche hardware ci pensano le tre porta USB 3.0.
Le novità però non sono solamente hardware, scopriamo infatti interessanti novità riguardanti il QTS 4.3.4 in versione beta, pienamente supportato da questo modello.
Di seguito riportiamo le caratteristiche tecniche del QNAP TS-231P2 ricordandovi, come al solito, che tali informazioni sono disponibili sul sito internet del produttore a questo indirizzo:
https://www.qnap.com/it-it/product/ts-231p2/specs/hardware
FEATURES
Di seguito riportiamo le features più importanti del QNAP TS-231P2, inserendo dati e immagini prese direttamente dal sito del produttore (fonte https://www.qnap.com/it-it/product/ts-231p2)
Alcune di queste applicazioni verranno analizzate nelle pagine successive dell’articolo.
A differenza del suo predecessore il QNAP TS-231P2 viene venduto all’interno di una semplice scatola di cartone marrone che riporta solamente alcune stampe di color nero ed una etichetta contenente informazioni sul prodotto.
La parte frontale riporta dunque due stampe direttamente sul cartone (il logo dell’azienda e la scritta inerente alla tipologia di prodotto “Network Attached Storage”) e l’etichetta riportante tutte le informazioni necessarie all’acquirente per andare colpo sicuro.
Troviamo una immagine del prodotto, il modello, la tabella con le caratteristiche hardware e le features più importanti.
La parte posteriore è caratterizzata da semplici stampe su cartone e trova posto la linguetta di apertura della confezione.
Anche i laterali sono “minimal”, a destra notiamo un avviso inerente la compatibilità di HDD o SSD e le icone relative al trattamento del pacco; sulla sinistra il simbolo dell’azienda ed anche in questo caso icone di rito.
Il top della confezione riporta i codici a barre comprensivi di MAC address, il modello del prodotto sempre indicato sul proseguimento dell’etichetta frontale e il logo dell’azienda stampato al centro.
Una volta sollevato il top della confezione troviamo il “contro-coperchio” che ci da il benvenuto, ci ringrazia per l’acquisto effettuato e ci rimanda a link utili, come ad esempio quello per iniziare la configurazione di sistema, il download center ed i contatti dell’azienda (helpdesk e social).
Come si nota dalle immagini successive il prodotto è assolutamente al sicuro all’interno della sua confezione, protetto da un generoso strato di poliuretano espanso che ne impedisce movimenti o danni in fase di trasporto.
Anche gli accessori del bundle sono protetti da una scatola di cartone che ci ricorda che per utilizzare la nuova funzione “snapshot” occorre aggiornare il sistema alla versione 4.3.4.
All’interno della confezione dunque troviamo:
- Il QNAP TS-231P2;
- 2x cavo di rete Ethernet RJ-45;
- Set di viti per hard disk da 3.5”;
- Set di viti per hard disk / SSD da 2.5”;
- Trasformatore di alimentazione;
- Cavo di alimentazione con presa shucko;
- Quick installation guide.
Esteticamente il QNAP TS-231P2 non differisce dal suo precedente che risulta essere identico alla vista, se non per un particolare presente sul retro.
Il prodotto è completamente bianco, eccezion fatta per una striscia presente sul frontale che corre accanto ai vani dischi.
Lungo questo inserto trovano posto i led di status (Status, LAN, USB, HDD1, HDD2), il tasto di accensione, il tasto per la copia veloce e una porta USB 3.0.
Accanto ad essi, per l’appunto, trovano posto i due bay estraibili con in cima il logo dell’azienda stampato in grigio per riprendere il bordino.
Il lato sinistro (visto da davanti) non presenta loghi o incisioni, troviamo una serie di fori che facilitano il circolo dell’aria all’interno dello chassis.
Sul lato destro, invece, notiamo una etichetta riportante i dati per effettuare il primo setup del sistema.
Sul retro del prodotto trova posto la ventola da 70mm posta in estrazione, un tastino di reset posto a ridosso dello chassis, due porte LAN RJ-45, due porte USB 3.0, il plug di alimentazione DC-12V e l’immancabile Kensington-Lock.
I dock da inserire all’interno del vano dischi sono completamente in plastica rigida bianca.
Dopo aver osservato l’esterno del QNAP TS-231P2 diamo uno sguardo veloce a cosa si nasconde al di sotto della scocca di questo prodotto.
Il primo step per accedere alla componentistica hardware è quello di rimuovere le due viti presenti sul retro del prodotto e far scivolare le due metà portando la parte sinistra verso di voi.
Una volta rimossa una metà dello chassis ci ritroviamo di fronte all’intelaiatura interna del prodotto, completamente in metallo.
Sotto il vano dischi trova posto la scheda madre e tutta la componentistica hardware.
In questa immagine riusciamo a scorgere il dissipatore che nasconde il processore quad-core AL-314 di Annapurna Labs.
Al di sotto del vano dischi in metallo scorgiamo anche il modulo di RAM da 4GB DDR3 1600MHz, sostituibile con uno da 8GB (in questo caso occorrerà smontare il vano dischi in metallo, operazione facile da eseguire).
RICORDIAMO CHE LA MANOMISSIONE DEL PRODOTTO DA PARTE DI PERSONALE NON AUTORIZZATO INVALIDA LA GARANZIA DELLO STESSO.
Come accennato nelle pagine precedenti ed in fase di apertura il QNAP TS-231P2 supporta a pieno le applicazioni sviluppate dall’azienda, come ad esempio l’utile funzione “shapshot”, a condizione che il sistema venga aggiornato alla versione QTS 4.3.4, scaricabile dal seguente indirizzo:
https://www.qnap.com/it-it/download?model=ts-231p2&category=firmware
Per iniziare la configurazione del sistema avviamo l’applicazione QFinder (scaricabile al seguente indirizzo: https://www.qnap.com/it-it/download?model=ts-231p2&category=utility); una volta individuato il prodotto sulla rete il software ci chiederà se vogliamo effettuare l’inizializzazione del sistema, accettiamo e proseguiamo.
Veniamo indirizzati tramite browser alla pagina di configurazione del prodotto che ci chiederà se vogliamo installare automaticamente il firmware di sistema, noi scegliamo “installazione manuale” presente nel suggerimento, selezioniamo la versione 4.3.4 (al momento in beta) e proseguiamo lasciando che il sistema effettui l’installazione senza spegnere il prodotto.
Finita la procedura ritorniamo sulla pagina del prodotto (basta inserire l’indirizzo IP del TS-231P2 nella barra degli indirizzi) e iniziamo la procedura guidata di configurazione.
Come primo step scegliamo il nome da attribuire al NAS, questo sarà il nome visibile sulla rete interna; scegliamo il nome utente per l’amministratore e la password di amministrazione.
Impostiamo il fuso orario, l’ora e la data.
Siamo giunti alle impostazioni di rete; in questa schermata possiamo optare per un’assegnazione automatica degli indirizzi IP (DHCP) o impostarli manualmente.
Abilitiamo i servizi di trasferimento che vogliamo utilizzare, in base ai sistemi operativi che comunicheranno con il prodotto.
In questa schermata impostiamo il volume dischi; possiamo scegliere tra un tipo di volume statico (singolo), volume thick (multi-volume) o un volume di tipo “thin” (multi-volume) (per approfondimenti: https://www.qnap.com/it-it/how-to/tutorial/article/utilizzo-di-gestione-volume-flessibile-qnap).
Oltre a questo parametro, che ci consente di decidere quanto spazio allocare e se allocarlo dinamicamente, scegliamo il tipo di RAID da utilizzare (nel caso di due dischi inseriti: RAID 0, RAID 1, JBOD).
Vogliamo effettuare la scansione dei blocchi rovinati o abilitare la crittografia del disco? In questa schermata possiamo farlo.
Nel passaggio numero 6 scegliamo se abilitare i servizi multimediali al termine della configurazione.
Giunti al riepilogo andiamo avanti ed attendiamo che il sistema completi le operazioni.
Una volta completata l’inizializzazione veniamo rimandati alla schermata di accesso di sistema; un collage di immagini ci accoglie.
Premiamo il tasto “Accesso” ed inseriamo le nostre credenziali”.
That’s all falks!
Prima di analizzare le prestazioni del TS-231P2 in fase di trasferimento diamo uno sguardo più ravvicinato alla novità di QNAP per quanto riguarda il sistema operativo e le nuove funzioni che lo caratterizzano.
Iniziamo “dicendo” che il QTS v. 4.3.x viene rinnovato nella grafica rispetto alla versione precedentemente testata (la 4.1 della quale trovate approfondimenti qui: http://www.xtremehardware.com/networking/nas/qnap-ts-231-poca-spesa-tanta-resa-2015021710486/?start=6); questa infatti, per quanto possibile, è stata addirittura migliorata rendendo l’esperienza di utilizzo ancora più piacevole grazie ad una modernizzazione di quelli che sono colori e stili, quanto mai contemporanei, basti guardare il pannello di controllo di sistema, ottimizzato nelle categorie, graficamente e nell’utilizzo.
Ad esempio appena effettuato l’accesso ci rendiamo conto che un simpatico robottino ci saluta nella parte sinistra dello schermo, appena sopra il cestino; trattasi di Qboost.
Questo simpatico “widget” una volta premuto ci avverte del quantitativo di memoria RAM disponibile e ci dice se è il caso di liberarne un po’ o meno.
Questa è una operazione che lui stesso compie, aprendo una finestrella in alto a destra dove sono presenti due grafici ed una tabella: un grafico è inerente al quantitativo di RAM in uso, per l’appunto, l’altro riguarda i “junk file” ovvero i file spazzatura che non sono più utili al sistema e la tabella riporta la “Top 5” delle applicazioni per utilizzo di RAM.
Se scegliamo di fare una pulizia della memoria noteremo che il poccolo Qboost partirà a ‘mo di razzo alleggerendo il sistema.
La finestrella di Qboost va a completare il quadro generale dell’attività di sistema mostrato dal Dock che appare in basso a destra.
Grazie a questa accoppiata abbiamo dunque tutto sotto controllo rendendo l’esperienza di utilizzo più completa e chiara possibile.
Tra le funzioni più interessanti troviamo OCR Converter, potente e comodo software che permette all’utente di estrapolare dalle immagini il testo e salvarlo in PDF o in formato .TXT.
Scarichiamo dunque l’applicativo dal ricco APP Center ed installiamolo.
Una volta avviato il programma e superate le schermate di benvenuto clicchiamo sulla voce “Crea Attività OCR” che troviamo al centro della finestra software.
Un pop-up ci chiederà se vogliamo effettuare una singola operazione “una-tantum” o programmare la trasformazione di imamgini contenute all’interno di una cartella con regolarità.
Selezionando “una-tantum” passiamo alla scelta dell’immagine da sottoporre al nostro OCR.
Scegliamo le impostazioni di lavorazione e salvataggio, dunque il nome dell’attività, che tipo di dizionario linguistico utilizzare, l’estensione di salvataggio (PDF o TXT) e l’orientamento del testo.
Controlliamo il riepilogo e selezioniamo “applica”.
Ora troveremo l’attività svolta nell’elenco attivitò della sezione “una-tantum”.
Accanto all’anteprima dell’immagine analizzata appare la scritta “completato” in verde.
Selezionando il lavoro si aprono due finestre contrapposte; a sinistra troviamo l’immagine originale mentre sulla destra l’estratto di testo ricavato.
Tra le opzioni presenti notiamo la possibilità di scaricare il file, aprirlo nel browser, visualizzarlo nel File Station o modificarlo con il Text Editor.
Se volessimo programmare un’attività nuova che trasformi le immagini di una cartella solo in un determinato momento basterebbe scegliere “nuova attività OCR” e selezioniamo “programmazione”.
Selezioniamo quando avviare la trasformazione, possiamo scegliere se effettuare il lavoro giornalmente, su base settimanale o addirittura mensile e la cartella contenente le immagini da trasformare.
Il risultato sarebbe identico a quanto visto per una operazione “una-tantum” ma conterrebbe tutti i file contenuti all’interno della cartella selezionata (nel nostro caso lo stesso file).
Diamo ora uno sguardo ravvicinato a quella che probabilmente è la funzione più utile e che finalmente grazie alla release 4.3.4 del QTS possiamo utilizzare; gli Snapshot.
In realtà questa funzione era già presente nelle precedenti versioni ma per solo grazie alla versione 4.3.4 è utilizzabile sui processori ARM sviluppati da Annapurna Labs e utilizzati da QNAP; la seguente tabella ci mostra infatti i vantaggi di QNAP nell’utilizzare le snapshot nei confronti della concorrenza (fonte QNAP).
Questa funzione (“istantanea” in italiano) è presente nel nuovo menù “Storage & Snapshot” che consente all’utente di visualizzare e modificare tutti gli aspetti relativi ai dischi fissi inseriti nei due bay, ai volumi creati ed alla nuova funzione “istantanea”.
Gli “snapshots” ci consentono di creare delle piccole “istantanee”, per l’appunto, del volume (o LUN) creato e dei file presenti all’interno del NAS, permettendo all’utente di tornare “indietro” nel tempo e recuperare file erroneamente cancellati, modificati ecc…
In sostanza crea dei punti di ripristino accessibili dal proprietario in grado di riportare il volume al momento della creazione dell’istantanea stessa.
Riportiamo di seguito una immagine presente sul sito del produttore che riassume in maniera eccellente quali sono i vantaggi delle snapshot.
Prima di dare uno sguardo ai menù che caratterizzano questa funzione vi rimandiamo alla pagina del produttore inerente a tale funzione:
https://www.qnap.com/solution/snapshots/it-it/
Di seguito, invece, troverete il link per apprendere per quale motivo gli snapshot possono diventare fondamentali in caso di attacco di virus di tipo Ransomware.
https://www.qnap.com/solution/ransomware/it-it/
Recandoci dunque nel pannello “Storage & Snapshot” incontriamo immediatamente l’area “memoria” che ci riporta informazioni relative allo stato dei dischi e dei volumi creati in fase di configurazione.
La seconda tab è quella che ci interessa e riporta la voce “istantanea”.
In questa finestra possiamo visualizzare tutte le snapshot create in base ai vari volumi presenti all’interno del sistema e ovviamente è possibile creare una nuova istantanea.
Ovviamente premendo su uno snapshot creato è possibile visualizzare, anche tramite File Station, i file e ripristinarli.
In fase di creazione dell’istantanea abbiamo inoltre la possibilità di decidere per quanto tempo tenerla salvata prima della sua eliminazione, questo ovviamente per facilitare la rimozione di dati obsoleti che occuperebbero spazio inutile.
Per aumentare la velocità di recovery di singole cartelle QNAP ha introdotto la funzione di “cartella istantanea condivisa”, una cartella unica condivisa contenente gli snapshot che garantisce una velocità maggiore di ripristino degli snapshot contenuti all’interno della stessa.
Dunque per creare una cartella condivisa di istantanee recarsi del File Station e premere “Crea cartella condivisa delle istantanee” nel menù a tendina che appare nelle opzioni (l’icona con la chiave inglese).
Scegliamo ora il nome da dare a questa cartella, selezioniamo il volume (o pool) nel quale crearla e come approvvigionare lo spazio da utilizzare.
Proseguiamo settando le impostazioni relative alle autorizzazioni di accesso della stessa.
Attendiamo il completamento da parte del sistema e la nostra cartella è stata creata.
SNAPSHOT REPLICA
Se siete alla ricerca di un livello ancora superiore di sicurezza e non potete permettervi strani scherzi QNAP ha pensato a una soluzione che alza l’asticella; lo Snapshot Replica.
Questa funzione permette all’utente di replicare (e di fatto backup pare) le proprie snapshot di volume/LUN su un server remoto (che può essere un altro prodotto QNAP) e di fatto scansare pericoli come rottura dischi e attacchi ransomware.
Scegliamo dunque il volume dal quale vogliamo effettuare il backup e diamo un nome all’attivita.
Selezioniamo la destinazione ed inseriamo le credenziali della stessa per poter garantirne l’accesso e quindi la scrittura dei dati.
Scegliamo quante copie mantenere e proseguiamo; il sistema ci avvisa che abbiamo scelto lo stesso volume sia come sorgente che come destinazione e quindi i nostri dati non saranno al sicuro in caso di rottura del disco, ovviamente.
Scegliamo il “piano di backup”, ovvero se effettuare immediatamente la replica dopo aver scattato una istantanea, se pianificarla in un preciso momento o scegliere se acquisire le snapshot in base ad una pianificazione della replica.
Veniamo avvisati che questo processo può rallentare il sistema e veniamo reindirizzati alla creazione di una nuova istantanea, da replicare successivamente.
Proseguiamo con le impostazioni di Replica scegliendo se abilitare la crittografia, impostare eventualmente uan velocità massima di trasferimento e, se vogliamo, comprimere i dati.
Diamo uno sguardo al riepilogo ed andiamo avanti…il sistema ha creato il lavoro che viene svolto in background con calma.
Lo Snapshot Vault è invece un centro di controllo dove possiamo monitorare e studiare tutte le istantanee create sia in locale che in remoto, aspetto interessante.
Dopo aver mostrato le funzioni di backup e snapshot di sistema diamo uno sguardo veloce a due applicazioni/funzioni utili che QNAP ha introdotto nelle ultime release: Qfiling & Qsirch.
QFILING
Qfiling è una applicazione che, unita a Qsirch, facilizza l’indicizzazione e la ricerca dei nostri file all’interno del NAS.
Questo software, infatti, è in grado di leggere il contenuto di una cartella e suddividere i file presenti per categoria, inserendoli in cartelle apposite in base all’estensione del file.
Ipotizziamo dunque di avere una cartella contenente svariati file come ad esempio .jpeg, . mov o .mp3, Qfiling analizzerebbe tali file e li dividerebbe in cartelle come “Video”, “Music”, “Pictures” e “Documents” mantenendo i dati belli ordinati.
Per effettuare dunque questa operazione installiamo Qfiling, apriamolo e selezioniamo il tipo di attività che vogliamo eseguire, nel nostro caso “Completa”.
Diamo un nome all’attività, scegliamo se effettuarla una volta sola o programmarla, impostiamo la cartella sorgente e quella di destinazione, dove verranno create le sottocartelle.
Lo step successivo è di riepilogo; il software ci mostra la struttura delle cartelle che verrà a crearsi e la tipologia di file che verranno inseriti in esse.
Una volta completata l’operazione possiamo modificare alcuni parametri come il metodo di registrazione dei file, la possibilità di eliminare i file dalla cartella sorgente una volta spostati ed altri parametri.
Questa funzione è dunque molto utile per far si che l’utente non sia “costretto” tutte le volte a sistemare i dati all’interno del NAS; basta inserire tutto in una cartella, lasciare che il Qfiling periodicamente indicizzi i file ed lasciarglieli eliminare dalla cartella sorgente, per non avere doppioni….comodo e pratico.
Per approfondimenti vi rimandiamo alla pagina del produttore:
https://www.qnap.com/it-it/how-to/tutorial/article/come-usare-qfiling
QSIRCH
Qsirch è un software molto utile che consente di trovare file all’interno del proprio NAS utilizzando un motore di ricerca molto simile a Google.
Tale software, infatti, lavora con algoritmi di ricerca e indicizzazioni molto simili a quello dell’azienda fondata da Larry Page; questo si traduce in una semplicità disarmante di ricerca e chiarezza nei risultati mostrati.
Qsirch ci mostra suggerimenti di ricerca in fase di digitazione e anteprime di risultati.
Aprendo dunque il Qsirch ci troviamo di fronte ad una interfaccia classica di un motore di ricerca per pagine web, come può essere Google, Bing ecc…
Il software ci mostra in automatico quello che è il contenuto del NAS ma tramite la barra possiamo effettuare una ricerca piu approfondita anche utilizzando termini approssimativi, che ci aiutino a trovare il file.
Possiamo effettuare una ricerca per categoria o libera, impostare filtri su dimensioni del file, quando è stato modificato, grandezza delle immagini ecc… esattamente come un buon motore di ricerca farebbe.
Ad esempio siamo riamasti piacevolmente colpiti cercando la parola “atomo” nel provare a vedere se il software riuscisse a trovare una puntata della serie televisiva “Legend Of Tomorrow” che vede tra le varie “Leggende” il supereroe “Atomo” (Ray Palmer).
Il sistema, come mostra l’immagine sottostante è riuscita a trovare la puntata in quanto la parola “atomo” era presente nel testo dei sottotitoli inerenti l’episodio, compressi in un archivio .zip…stupendo.
Cosi come possiamo ovviamente effettuare ricerche per nome.
Per approfondimenti vi rimandiamo Alla pagina ufficiale dell’applicazione, al seguente indirizzo:
https://www.qnap.com/solution/qsirch/it-it/
I test sono stati effettuati mediante alcuni dei software più utilizzati, completi e affidabili:
- Intel NAS Performance Toolkit
- Robocopy
- Spostamento file SMB tramite Xcopy
- Atto Disk Benchmark
- CrystalDisk Mark
I test Robocopy e Xcopy sono stati effettuati tramite un software da noi sviluppato che esegue tre passate per ogni "test" ed effettua una media matematica delle velocità di trasferimento rilevate.
Il disco utilizzato è un Seagate Ironwolf da 4TB di capienza.
Ecco un breve riassunto della configurazione utilizzata per effettuare i test sul PC:
Il sistema è stato collegato ad uno switch NETGEAR ProSafe GS108T.
Questa suite è stata sviluppata da Intel appositamente per testare le performances dei Network Attached Storage.
Tale applicazione effettua test in svariati ambiti riproducendo situazioni tipiche nell’utilizzo dei NAS, come ad esempio la riproduzione di contenuti multimediali, lo spostamento di file e cartelle o la visualizzazione di Photo Album.
A nostro avviso è ancora acerba in quanto vi possono essere variazioni di performance legate al sistema dal quale viene lanciato il test (ad esempio viene visualizzata la possibilità di riportare dati leggermente differenti dalla realtà se abbiamo più di 2GB installati nel sistema), nonostante ciò rimane comunque uno dei pochi software a svolgere questo compito.
MULTIMEDIA
Analizzando i dati relativi ai test multimediali non possiamo far altro che esser pienamente soddisfatti; arriviamo a superare i 107MB/s mentre il valore più basso è un buon 79,9MB/s in fase di recording HD.
Questo ci garantisce uno streaming di contenuti multimediali senza interruzioni, rallentamenti o artefatti.
OFFICE
Al contrario i valori restituiti negli ambienti di produttività office non son molto elevati, ma questa applicazione ci ha abituati a numeri contenuti in questo ambito.
COPIA FILE & PHOTOALBUM
In questo caso abbiamo risultati altalenanti.
I valori in fase di trasferimento file son molto positivi, andando a superare anche i 100MB/s; l’altra faccia della medaglia è rappresentato da valori molto bassi in fase di copia di directory.
Nelle pagine successive vedremo se i test confermeranno o smentiranno questi valori.
I risultati dei test sintetici sono a dir poco strabilianti.
Entrambi i test chiudono con un picco di circa 117/118MB/s, con una leggera flessione (103MB/s) in fase di lettura utilizzando CrystalDiskMark.
Robocopy è un’applicazione installata nel nostri sistemi operativi dal tempo di Windows Vista; essa ha il compito di spostare i file in maniera rapida.
Per utilizzare tale funzione utilizziamo il prompt dei comandi; una volta completato il trasferimento il software riporterà la velocità di trasferimento dati.
Questi valori sono molto positive.
In fase di scrittura superiamo i 96MB/s durante il trasferimento di file di grosse dimensioni; I valori calano copiando tanti piccolo file di testo, come da abitudine.
In lettura il valore più alto raggiunto è di 81,9MB/s inerente al trasferimento di file di medie dimensioni; la velocità diminuisce di qualche puno per I file di grandi dimensioni e le cartelle di immagini ma I valori son comunque buoni.
SMB
Il protocollo Server Message Block è un protocollo utilizzato per la condivisione e lo spostamento di file soprattutto in ambienti Windows.
Abbiamo utilizzato questo protocollo tramite il comando "Xcopy" presente nel prompt dei comandi (MS-DOS).
Il trend è confermato utilizzando il protocollo SMB (copia/incolla) che vede solo un leggero calo generale delle prestazioni, che rimangono comunque valide.
Nonostante l’aggiornamento hardware e il suo potenziamento il TS-231P2 ha fatto rilevare consumi che si discostano poco rispetto a quelli del precendente modello.
Regististriamo un picco di 22W, in linea con altri prodotti del suo stesso segmento.
Una spesa massima annua in corrente mantenendo questo prodotto sempre carico di lavoro al 100% sarebbe di circa 38,5€ se consideriamo una spesa media del KW/h pari a 0.20€; davvero pochissimo.
Il rumore è assolutamente contenuto e si limita ai “beep” in fase di accensione o spegnimento; per il resto nulla da segnalare.
Prestazioni |
Le performance velocistiche del QNAP TS-231P2 sono molto elevate e soddisfano a pieno le esigenze di tutti gli utenti che andranno ad acquistarlo. Dati i valori elevati mostrati dalla suite Intel NASPT in merito ai test multimediali ci avrebbe fatto piacere una porta HDMI per sfruttare in salotto il nostro sistema collegato direttamente ad una televisione. |
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Rumorosità |
Gli unici rumori riscontrati son i beep in fase di accensione e di spegnimento, la ventola si sente in fase di check iniziale ma per il resto potete dormire sonni tranquilli. |
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Qualità dei materiali |
Il prodotto è completamente in plastica rigida ma al suo interno troviamo un anima di metallo che protegge l'hardware e smaltisce più efficacemente il calore prodotto dai dischi. I bay son completamente in plastica soluzione accettabile per un prodotto destinato ad un utenza domestica. |
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Software e supporto |
Si potesse dare un volto più alto lo faremmo, il QTS è il vero gioiello di questi prodotti, efficienza, sicurezza, dinamicità, modernità, supporto e chi più ne ha più ne metta. Stupendo. |
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Prezzo |
Il QNAP TS-231P2 viene venduto ad un prezzo di circa 210/220€, cifra assolutamente non esagerata per un prodotto completo e con queste performance. |
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Complessivo |
QNAP aggiorna il suo parco macchine inserendo processori ARM quad-core sviluppati ad hoc da Annapurna Labs, affianca loro 4GB di RAM DDR3 1600Mhz e condisce il tutto rilascando il QTS 4.3.4 che permette loro l’utilizzo delle Snapshots.
Basterebbe questo per dire che questi prodotti, e questo in particolare, sono il top che si possa trovare in commercio al momento in quanto a soluzioni domestiche e per aziende di piccole/medie dimensioni.
Abbiamo due porte RJ-45 con supporto Link Aggregation, ottima velocità di trasferimento file, silenziosità e una miriade di applicazioni da utilizzare.
La funzione snapshot può salvare letteralmente utenti e aziende dalla perdita di file, e grazie alla funzione replica possiamo scongiurare anche il rischio hardware e ransomware.
Qfiling, Qsirch e il nuovo OCR Converter condiscono il tutto fornendo una esperienza di lavoro e di utilizzo completa e piacevole, allontanando la frustrazione del “non poter far qualcosa”.
Il resto è ormai storia, quella che l’azienda segna ogni volta che rilascia sul mercato un nuovo prodotto, o, ancora meglio, una nuova release del suo splendido QTS.
Ci rimane un pelo di amaro in bocca per non aver trovato una comoda porta HDMI sul retro, che avrebbe fatto guadagnare il la medaglia "best buy", ma ci siamo molto vicini.
Siamo ormai sotto natale e se non sapete ancora cosa regalare, bhe… per 200€ forse avete trovato la soluzione.
Pro
- Prestazioni elevate nel trasferimento dati
- Presenza di ben 3 porte USB 3.0
- Supporto Link Aggregation
- Design piacevole
- QTS 4.3.4 ricco di servizi e applicazioni
- Supporto Snapshots
- Supporto e guida
- Consumi contenuti
- Prezzo contenuto
Contro
- Mancanza HDMI e Lettore SD
Ringraziamo QNAP per il sample fornitoci
Angelo Ciardiello