AMD Radeon 7970: Sistema di dissipazione
Il sistema di dissipazione è concettualmente molto semplice e identico a quello utilizzato per la HD7970, la scocca in plastica è caratterizzata dalle colorazioni tipiche della casa produttrice, ovvero rossa e nera; rispetto alla serie 6000 le rifiniture sono lucide e non più opache e le linee sono più tondeggianti.
Nella parte posteriore, vicino alla zona d'alimentazione, sono presenti due piccole feritoie atte alla creazione del flusso d'aria che fuoriuscirà all'esterno del case attraverso la griglia posta sopra le uscite video.
La ventola di tipo radiale è leggermente diversa rispetto a quella utilizzata per la serie 6000, le pale sono leggermente più lunghe e permettono di diminuire la rumorosità ma allo stesso tempo garantire un flusso d'aria maggiore.
Rimuovendo alcune viti presenti sul retro del PCB è possibile sollevare la cover in plastica.
Il sistema di dissipazione può essere suddiviso in due parti, una di supporto contraddistinta dalla colorazione nera che, oltre a dare rigidità al PCB, dissipa la zona d'alimentazione e sorregge la ventola, e l'altra atta alla dissipazione della GPU.
Il dissipatore del chip a 28nm è un monoblocco lamellare unito ad una lastra in rame a diretto contatto con il chip. Tale lastra nasconde in realtà una vapour chamber, che permette di distribuire il calore della GPU alle alette in modo momogeneo, senza la necessità di adottare delle heatpipes. Strutturalmente è molto compatto ed i materiali utilizzati sono molto resistenti anche grazie alle saldature di ottima fattura.
Per raffreddare il chip grafico è stata utilizzata della pasta termica mentre per i moduli ram e per la zona d'alimentazione sono stati utilizzati dei pad termici.
Il dissipatore della GPU è fermato da quattro viti ed un backplate nella parte posteriore del PCB per garantire un contatto omogeneo con la superficie da dissipare.
Sul PCB salta subito all'occhio la GPU Tahiti basata sull'architettura GCN (Graphics Core Next), la differenza sostanziale rispetto alla 7970 risiede nel fatto che sono attive solo 28 Compute Units contro le 32 della sorella maggiore, ciò comporta quindi anche una diminuzione di 64 Stream Processors per ogni CU e quindi per un totale di 1792.